Rocky Horror Show: Il pubblico diventa protagonista

Quando si va a teatro, normalmente ci si siede e ci si gode lo spettacolo. In occasione di un musical, magari ci si lascia trasportare dalle canzoni e si cantano a sguarciagola le canzoni conosciute (normalmente durante i bis, se gli stessi vengono concessi).
Non è quello che lo spettatore vivrà se andrà a vedere il “The Rocky Horror Show”: qui tutte le regole vengono stravolte e lo spettatore diventa una parte integrante dello spettacolo: commenti al parlato, interazione con gli attori, performance. Bisogna essere preparati a tutto.

Dopo la prima, il 16. Giugno 1973 nella sala piccola del “Royal Court Theatre” a Londra, il Musical di Richard O’Brien, è arrivato nella sua versione tedesca anche a Saarbrücken. Dall’8 Ottobre fino a giugno sarà possibile vivere e fare parte di questo ben particolare musical. È ammesso di tutto: travestirsi, arrivare grondanti di sangue, sporchi e gettare di tutto sul palco: riso, confetti, toast, e giocare con le pistole ad acqua. E se qualcuno non avesse a portata di mano tutto questo materiale? No problem: nel foyer è possibile acquistare per € 3,50 il sacchetto con tutti i requisiti necessari, incluso il foglio con le indicazioni di quando dire cosa e come.
All’inizio gli spettatori, specialmente quello avvezzi alla rappresentazione tradizionale, saranno un po’ restii a interagire così, ma non appena partono le note del Time warp, non ce ne è uno che rimanga fermo sulla poltrona. Il pubblico si mette in gioco, sperimenta con se stesso, proprio come fanno i protagonisti dello spettacolo.

Una storia che riunisce e stravolge le paure, i pregiudizi, i sogni e le caratteristiche dell’essere umano: il desiderio di creare ex novo al creatura perfetta, il desiderio di poter esprimere la propria sessualità e i propri sentimenti non rimanendo legati a banali convenzioni sociali e la curiosità verso mondi sconosciuti. Una storia surreale, che viene riportata in una possibile normalità dal narratore che spunta in scena e cerca di riassumere gli eventi in maniera più chiara ma che porta a riflettere: le convenzioni sociali sono la normalità o semplicemente un mondo fittizio in cui si è “costretti a vivere”.
Cast di grande levatura, con due interpretai italiani, Vincenzo di Rosa e Aldo Tiziani, scenografie audaci e costumi semplicemente posh e perfetti. Due ore e mezza di divertimento attivo.

Elisa Cutullè

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