Recensione “Gli anni veloci”

Gli Anni Veloci di Carmine Abate- Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 2009 , € 9,00

L’autore ed io abbiamo una storia in comune:  parte della nostra vita divisa tra Calabria e Germania. Eppure, fino a poco tempo fa, non conoscevo questo autore.

Fu un amico con cui condividiamo l’amore per la lettura a parlarmene. Mi disse solo: “Devi leggerlo” ed io l’ho fatto.

Il racconto è la storia d’amore tra un ragazzo ed una ragazza nell’affascinante Crotone e della successiva evoluzione. Una storia d’amore che è fatta di sguardi, di lettere rubate, di canzoni e di memorie. Un inno alla musica di Lucio Battisti ed a Rino Gaetano che fa da sottofondo alle esperienze adolescenziali.

Diverse le figure, leggermente stereotipate che incontriamo: l’ex calciatore di successo, padre nel protagonista  Nicola, che per mandare avanti la famiglia lavora in fabbrica; la mamma di Anna, procace bellezza del paese che avrebbe “partecipato a Miss Italia se sono non fosse rimasta incinta”; il fratello di Nicola, Mario, eterno studente, che utilizza l’università per la sua formazioni di contestatore; Manuela, l’amica speciale di Nicola, con cui lui trascorre qualche ora felice; Capocolò, l’uomo senza una vera identità che vive in casa con la famiglia di Nicola; Nicola, atleta promettente che però deve abbandonare la carriera agonista a causa di un incidente e che diventa istruttore di Educazione Fisica; Anna che scrive lettere lunghissime a Lucio Battisti, è amica di Rino Gaetano e la cui più grande aspirazione è diventare paroliere.

La protagonista non  è la storia d’amore tra Anna e Nicola, bensì la musica: qua e là nel testo citazioni e riferimenti a testi di Battisiti e Gaetano.. piccoli momenti che conferiscono ai due mostri della letteratura italiana un tocco di umanità.

Il finale si intuisce da metà romanzo, ma ciò non sminuisce il testo… anzi porta il lettore ad arrivare fino in fondo per vedere se le proprie ipotesi siano quelle giuste.

 

Un romanzo da leggere in riva al mare ascoltando la musica citata nello stesso: la realtà  assumerà un altro aspetto.

 

Elisa Cutullè

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