Chiarelettere Reverse, pp. 112, euro 9,90
“Evangelizzare oggi significa parlare in una società che si sforza di organizzarsi pubblicamente senza far riferimento a valori confessionali.”
“C’è la via dei piccoli passi e con i piccoli passi si possono convincere le persone, una dopo l’altra. Senza grandi proclami, senza grandi conferenze, bisogna convincere veramente gli altri che è meglio vivere così, che è più bello vivere così, in maniera che la gente senta la bellezza del nostro ideale.”
Carlo Maria Martini (1927-2012)
“Dio non ha mani perché vuole che gli imprestiamo le nostre.”
Don Primo Mazzolari
Don Virginio Colmegna incontra i lettori
23 ottobre alla Casa della carità di Milano alle ore 18.30
11 novembre alla Rassegna della Microeditoria di Chiari (BG), a Villa Mazzotti alle ore 17.30
17 novembre a Scrittorincittà a Cuneo con suor Giuliana Galli alle ore 16.30
(calendario in via di definizione)
SCHEDA
In questo libro c’è tutta l’atmosfera della Casa della carità. Voluta fortemente dal cardinale Martini, la Casa ospita gratuitamente le persone in difficoltà e le aiuta a reinserirsi nella società. Presidente e da sempre suo infaticabile animatore è don Virginio Colmegna, che ci restituisce in queste pagine tutta la tempra, il vigore e la lievità di una straordinaria avventura cristiana. “La fede religiosa che consegna le buone parole della carità mi irrita. Nella quindicenne che ha partorito l’altra notte, in quei tre bambini con le loro mamme sbattuti fuori dal dormitorio pubblico, nel bambino di un anno che la madre ha rincontrato dopo che con la nostra vicinanza l’ha riavuto dal Tribunale dei minorenni, in queste situazioni trovo un dono grande e indecifrabile” scrive Colmegna. Una risposta profondamente cristiana, dove non contano le parole ma è imprescindibile l’esempio.
Don Virginio Colmegna è nato a Saronno (Va) il 1° agosto 1945. Nel 1993 il cardinale Carlo Maria Martini lo ha designato direttore della Caritas ambrosiana. Il 31 dicembre 2004 don Colmegna ha lasciato la direzione della Caritas ambrosiana per dedicarsi a tempo pieno alla fondazione Casa della carità «Angelo Abriani», di cui tuttora è presidente.