Madama Butterfly: Il teatro si integra

Una storia d’amore e morte, un’opera che finisce nel sangue. Eros e Tanatos che si rincorrono e si uniscono. Eppure l’amore trionfa.
Quando Puccini,compose l’opera, che andrò tra altro in scena il 17 Febbraio 1904 al Teatro alla Scala di Milano, la dedicò alla regina d’Italia Elena di Montenegro. Per diverso tempo, nella fase di creazione dell’opera, non era chiaro per Puccini quale strada seguire: ha anche accarezzato l’idea di far vivere ai due una vita insieme e in America. Ma, potremmo dire, probabilmente i tempi non erano pronti per questa “integrazione”. Non si tratta solo di due culture diverse, due lingue diverse, bensì dell’incompatibilità di due mondi. Madama Butterfly è una bambina, ex-geisha, povera e ripudiata dalla famiglia. Una ragazza che, attratta da un mondo straniero, apparentemente “tranquillo”, si lascia travolgere da un sentimento che crede essere amore, ma che, in realtà, è solo illusione. Vive di speranza, di desideri, di sogni. Rimane una bambina che si dedica all’attesa e che parla del marito come del padrone; è così accecata dal sogno che si è costruita da non rendersi conto che il mondo non è quel sogno idilliaco bensì solo un mondo fatto di sentimenti che cambiano e svaniscono.
Senza dubbio la storia di una donna forte, tanto forte al punto di scegliere la morte come soluzione ultima ad una vita di mancata integrazione. Un monito attuale, in una società sempre più interculturale come la quotidiana: l’integrazione è la soluzione da adottare.
La Prima della rappresentazione messa in scena a Saarbrücken (10 Settembre 2011) è stata degna del suo nome: interpreti dalla grande levatura musicale,specialmente Hye Won Nam nella parte di Madama Butterfly, hanno trasportato lo spettatore in un mondo lontano, a vivere questa storia d’amore straziante. Meritano una segnalazione le scenografie: oltre alla scelta di lavorare con una scenografia molto scarna, arricchita solo da elementi essenziali ma molto colorati come veneziane o lampioncini, in alcuni momenti dell’opera le scene venivano “sottolineate” dallo scorrere sul sottofondo di immagini che rientravano a fare parte delle storia: la morte del padre di Madame Butterfly, la città di Nagasaki, Pinkteron e una sposa, un fiore che sboccia e poi appassisce. L’assistenza alla regia è stata affidata a Gaetano Franzese
Il carattere di importanza dell’evento per la comunità Italiana è stata sottolineata dalla presenza del delegato consolare Marino e del Ministro per l’interno e la cultura del Saarland, il Signor Toscani, italiano di quarta generazione. L’opera rimarrà in programma allo Staatstheater di Saarbrücken fino a Gennaio 2012.

Elisa Cutullè

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