Descrivere, capire e intuire la fine della crisi sono, probabilmente, le principali richieste del momento. Sorella crisi. La ricchezza di un welfare povero di Fabio Folgheraiter, Edizioni Erickson 2012, va oltre: il volume, attraverso un’attenta analisi, desidera vedere la crisi non solo come un momento buio e difficile ma anchecome un’opportunità.
Ogni crisi — per definizione — denuncia l’insostenibilità di una situazione o di un sistema che pure fino a quel momento ha «funzionato». La crisi pone sempre termine a un’agonia e, ridefinendo il corso delle possibilità, genera nuovi sistemi che possono essere senz’altro peggiori, ma anche migliori dei precedenti.
Nel campo del lavoro sociale ora che i soldi scarseggiano appare liberatorio comprendere che non di sola moneta vive il welfare. Questo piccolo libro aiuta a
riflettere sulle inaspettate opportunità che si dischiudono a fronte dell’acclarata insostenibilità del prestazionismo. Prima ancora, ci mostra la fragilità degli inconsci atteggiamenti salvifici che spesso albergano negli animi degli operatori sociali, dei dirigenti dei servizi e dei policy makers.
Un welfare teso a valorizzare le energie umane di tutti i protagonisti coinvolti, anziché a «risolvere» unilateralmente con le sue costose e a tratti velleitarie tecnicalità — insomma un welfare più povero e umile— ci porterà in dono un’insperata ricchezza di senso e di risultati.
Il welfare è il campo che rischia di diventare un campo di battaglia, con tanti «morti e feriti»tra la popolazione più fragile e che, comunque vada, senz’altro impatterà duramente contro una così pericolosa situazione strutturale.
L’intento tuttavia non è quello di sollevare lamentazioni. Vorrei (Fabio Fogheraiter n.d.r) mostrare e per quanto possibile dimostrare che solide ragioni di speranza esistono (…).
Fabio FolgheraiterÈ professore di Metodologia del lavoro sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove coordina il corso di Laurea in Servizio sociale e il corso di Laurea magistrale in «Scienze del lavoro sociale e delle politiche di welfare». È co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento dove dirige la collana «Metodi e tecniche del lavoro sociale» e la rivista scientifica «Lavoro Sociale». È autore di numerosi studi sul Social Work e sulle politiche dei Servizi sociali.