La magia di Mozart: Il flauto magico di nuovo in scena al teatro di Saarbrücken

Probabilmente uno dei lavori più conosciuti di Mozart, merito senz’altro dell’aria della Regina della notte “Zur Hölle” interpretata, tra l’altro anche dalla Callas.
Una storia d’amore, ma di un amore creato ad hoc, indotto tra il principe Tamino e Pamina, la figlia della Regina della notte, despota egoista che cerca solo di ottenere il potere assoluto.
Storia di intrighi, amore, malintesi, forza d’animo e sincerità di sentimenti corredata di musiche e pezzi mirabili. Non c’è dunque da stupirsi se rimane uno dei capolavori “obbligatori” da studiare all’ultimo anno di liceo: ottima unione di stile, letteratura, musica e politica e perfetto ritratto del proprio tempo (anche se una certa attualità la mantiene sempre).
La versione presentata a Saarbrücken rivela che la messa in scena è stata curata da Andreas Gergen che lavora nel campo dei musical: scenografie spettacolari, piccoli accorgimenti come fiori che sbocciano in tempo reale e costumi originali, contrappongono la “basilarità” di Tamino, vestito da comune impiegato medio, alla “giocosità” di Papageno, dotato non solo di un faluto di Pan, ma anche di vestiti dalle tonalità sgargianti e piccola particolari sui generis. Interessante la versione di far parlare Papagena in dialetto sarrese, di far pranzare/cenare Papageno con carne grigliata sullo Schwenker (tipico grill regionale) e la decisione di far scendere, nella scena finale, il sole (palloncino dal diametro di 1,,5 metri) tra il pubblico.
Nonostante il primo atto fosse piuttosto lento e tendente alla noia- si aveva l’impressione che gli attori non avessero piacere nel rappresentare il pezzo e ci fossero problemi di audio- la seconda parte è risultata molto viva, interessante ben recitata. Una nota di merito anche ai tre ragazzi che nella rappresentazione fungono da “coscienza”: ottima interpretazione del ruolo, nonché voci bianche dalle armonie ricche.

Futuri spettacoli: 6 e 11 Novembre e 9 Dicembre 2011.

Elisa Cutullè

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