L’arte di prendere marito

“Se il matrimonio può darci la massima felicità, è anche la più instabile delle combinazioni chimiche; il più delicato, il più intricato, il più fragile di tutti i meccanismi”.  Sin dalla fine dell’Ottocento, con il loro linguaggio concreto e colorito, i manualetti sulle cosiddette “arti coniugali” hanno conquistato un successo europeo. Vivaci e ironiche testimonianze dei pregiudizi sessuali e sentimentali del tempo, sono stati anche voce di un pensiero riformatore a sostegno dell’educazione sessuale, del divorzio, del controllo delle nascite. Ne è un esempio L’arte di prendere marito del medico e scrittore Paolo Mantegazza. Se il matrimonio può trasformare la vita in inferno, in purgatorio o in paradiso – sostiene Mantegazza in questo testo del 1894 – resta in ogni caso la «meno peggio» tra le relazioni che legano un uomo e una donna. È con questa convinzione e questo spirito che l’autore scrive un saggio per facilitare alle donne la scelta del partner. Una microstoria di educazione sentimentale in cui descrive caratteri e professioni maschili in rapporto alla vita coniugale, ma anche un codice di diplomazia matrimoniale per raccomandare indulgenza e pudore.

In quest’opera del 1893, nata dalla penna di Paolo Mantegazza, luminare della scienza e dell’ironia, l’arte di accalappiare un marito non è un passatempo futile come lo shopping o la moda. No, qui si tratta di un’impresa degna di strategie belliche, di tattiche sottili e di un tocco di savoirfaire da far impallidire Sun Tsu e Von Clausewitz. Questo non è un semplice manuale d’istruzioni per signorine ansiose di convolare a nozze, bensì un’analisi sociologica travestita da simpatico vademecum, che illumina sulle follie e le astuzie di quella strana creatura chiamata uomo – o, per meglio dire, marito in divenire. Mantegazza, con la sua sottile ironia e il suo spirito d’osservazione, non lascia scampo alle consuetudini sociali del suo tempo e ci presenta un catalogo di varia umanità, un vero e proprio prontuario medico – visto che è un medico il protagonista della storia – di vizi e virtù, perfetto anche per il dating moderno. (dalla nota di lettura di Stefania Coco Scalisi)

Nato a Monza nel 1831 e morto a San Terenzo (La Spezia) nel 1910 Paolo Mantegazza è stato professore universitario di Patologia e di Antropologia, deputato, senatore e tra i primi divulgatori delle teorie darwiniane in Italia.  Grande successo hanno avuto la Fisiologia del piacere, i romanzi a sfondo medico-antropologico e il romanzo L’anno 3000: sogno, che lo colloca tra i precursori ottocenteschi della fantascienza italiana.

Stefania Coco Scalisi, che cura la nota di lettura, collabora alle riviste letterarie A4, Rivista Blam, Grado Zero, Pastrengo, Smezziamo e Storie Bizzarre. Con Bibliotheka ha pubblicato Un’insopportabile donna morta (2024).

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