Alla scoperta dei gufi dei ghiacci orientali

La ricerca di un raro gufo nell’Estremo Oriente russo diventa una riflessione sulla fragilità della natura e il resoconto autoironico di una rocambolesca avventura in mezzo a un’umanità tanto romanzesca quanto reale.

Antiche foreste dove cacciano tigri e leopardi, fiumi che brulicano di salmoni giganteschi, tronchi cavi abitati da orsi in letargo: è il Litorale, una lingua di terra dell’Estremo Oriente russo stretta tra il Mar del Giappone e la Cina. Jonathan Slaght, scienziato naturalista americano, vi è arrivato per studiare il gufo pescatore di Blakiston, sua ossessione da anni: il più grande al mondo, tanto bello quanto raro, e soprattutto a rischio per la fragilità di un ecosistema minacciato dall’antropizzazione. Ma le questioni scientifiche e filosofiche lasciano presto spazio a quelle pratiche, perché in un luogo così inospitale è difficile separare l’oggetto dello studio dalle durezze del terreno di ricerca: nel Litorale non esistono strade, ma fiumi ghiacciati da risalire in motoslitta, a volte accelerando per evitare di sprofondare nelle acque gelide. E poi bisogna arrampicarsi su tronchi altissimi per vedere se in cima c’è un nido, appostarsi in una tenda a trenta gradi sottozero e sperare che le orme di tigre trovate sul sentiero non siano fresche come sembrano.

 

Jonathan SLAGHT

Scienziato e scrittore americano, coordina il ramo russo e nordasiatico della Wildlife Conservation Society. Suoi pezzi sono apparsi New York TimesGuardianScientific American e Smithsonian MagazineI gufi dei ghiacci orientali, suo primo libro, ha vinto il PEN/E.O. Wilson Literary Science Writing Award ed è stato finalista al National Book Award.

TRADUZIONE DI: Luca Fusari
PP. 352
NAZIONE: USA
COLLANA: I Corvi
NUMERO DI COLLANA: 8
ISBN: 9788870917628
PREZZO DI COPERTINA: € 19,50

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