Tutti i mondi possibili

Nel 1976 una giovane studentessa di ingegneria di Princeton è a Madrid per un soggiorno di ricerca. Legge La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges e ha un’illuminazione. Si immedesima nel destino del bibliotecario che si aggira lì dentro cercando il libro che contiene le risposte a tutti i misteri fondamentali dell’umanità, anche se in cuor suo sa bene che non gli basterà una vita intera per trovarlo.
Prima di lei, un famoso evoluzionista, John Maynard Smith, aveva fantasticato sull’esistenza di un’analoga enorme libreria: piena non di libri, ma di proteine. Nel 1994, un filosofo della mente, Daniel Dennett, escogitò una biblioteca non meno disorientante: quella che raccoglie tutti i possibili genomi, cioè tutte le possibili combinazioni delle basi nucleotidiche del DNA. La chiamò “la biblioteca
di Mendel”.
Più di recente, alcuni biologi hanno ricostruito lo spazio ideale, il “morfospazio”, di tutti gli animali e di tutte le piante possibili. Perché costruire questi giganteschi metaversi apparentemente inutili? Perché possiamo confrontarli con le proteine, con i genomi e con le piante e gli animali che davvero esistono e sono esistiti nel corso dell’evoluzione, cioè con la realtà. Scopriamo così che ampie regioni del morfospazio restano vuote. Il reale è un piccolo sottoinsieme del possibile e si addensa sempre in certe zone anziché in altre.
Perché? Sarà opera del caso, della potatura di passate estinzioni o della selezione naturale? Con echi letterari che spaziano da Borges a Calvino, un libro che ci permette di comprendere, assai concretamente, quanto è vasto il mondo del possibile non ancora realizzato e di ciò che non sappiamo.

 

L’autore
Telmo Pievani insegna Filosofia delle scienze biologiche all’Università degli Studi di Padova. È direttore di Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione, e collabora con il Corriere della Sera, le Scienze Micromega. Nelle nostre edizioni ha curato Le trame dell’evoluzione (2002) e pubblicato La vita inaspettata (2011), Imperfezione (2019), Finitudine (2020), Serendipità (2021) e Il giro del mondo nell’Antropocene (con M. Varotto, 2022).

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