Aldo Dalla Vecchia è giornalista e autore televisivo di alcuni dei programmi di maggior successo degli ultimi anni. Ma è anche scrittore nel senso classico del termine e in questa veste lo troviamo quale autore del giallo Le avventure di Amerigo Asnicar, da poco pubblicato per Graphe.it edizioni nella collana Flavia che ospita testi sì gialli ma con un pizzico di leggerezza.
Già il nome è un programma. Perché Amerigo Asnicar?
Ho scelto volutamente un personaggio le cui generalità non esistessero su Google: il nome, Amerigo, è un omaggio al mio nonno paterno, che non ho mai conosciuto; il cognome, Asnicar, è diffuso soltanto in una parte della provincia di Vicenza, dove sono nato e dove ho vissuto fino ai 19 anni.
Milano sembra prestarsi bene al mondo dei gialli e dello spettacolo, ma è anche la tua casa da oltre trent’anni. Scelta casuale o causale?
Scelta voluta, perché dopo 34 anni conosco Milano come le mie tasche, la considero la mia città del cuore, e la amo follemente, oggi come il primo giorno. Per questo mi piaceva che Milano fosse in qualche modo un vero e proprio personaggio di questi racconti gialli. E così è stato.
Molti i nomi dei personaggi celebri (star e starlette) nel giallo. Le hai conosciute tutte?
Certo! Dopo tutti questi anni passati tra giornali e televisione, il mondo dello spettacolo lo conosco come le mie tasche. Non solo persone come Mara Maionchi e Cristiano Malgioglio che compaiono ne Le avventure di Amerigo Asnicar sono cari amici, ma ce ne sono tanti altri che faranno la loro apparizione nei prossimi libri dedicati ad Amerigo.
Il linguaggio evocativo, le scene chiare e i cambi di vista veloci fanno pensare a un taglio cinematografico/televisivo. Intenzionale?
Sì, perché già mentre lo scrivevo, pensavo ad Amerigo non solo come personaggio di un libro, ma anche come protagonista di una serie televisiva e di un albo a fumetti. Infatti il volume è già nelle mani di alcuni direttori di rete e responsabili di case di produzione. Incrociamo le dita!
Quanto c’è di vero nelle storie?
Mi sono fortemente ispirato alla realtà per i personaggi, le ambientazioni, le situazioni. Per le trame gialle invece ho preso spunto dalla cronaca di tutti i giorni, e naturalmente dalla mia fantasia.
Ci puoi svelare qualcosa in più sul brano inedito di Malgioglio?
L’idea del brano è nata per gioco, un giorno in cui ero in casa da Cristiano, con il quale ho già scritto due canzoni pubblicate qualche anno fa, Vivi e Grasso che cola. Volevo un testo che ricordasse le atmosfere di L’importante è finire e Ancora ancora ancora. Il brano s’intitola Formula segreta, è firmato da Cristiano Malgioglio e Amerigo Asnicar, ed è al centro della trama gialla di uno dei sei racconti che compongono il libro.
Elisa Cutullè